Simone Gragnani
Simone Gragnani nasce a Pisa. Si afferma giovanissimo nella terna dei vincitori di importanti concorsi internazionali in Italia (2° premio al “W.M.Massaza”, 1° premio al “F.Liszt”, 1° premio al “Paul Harris”), ma specie in Francia dove, in tre anni, vince il 3° premio al “Rubinstein” di Paris, il 3° premio al “Concours d’Epinal France-Federation Mondiale des Concours Internationaux -Genève” e il 1° premio al Concour Musical de France a Parigi.
Da allora suona ripetutamente in tutta Europa, in Italia per Amici della Musica, Società dei Concerti, Festival Internazionale di Bergamo e Brescia, Centro Busoni di Empoli, Festival di Viersen (Dusseldorf), Palazzo del Quirinale a Roma con il concerto trasmesso in diretta da Radio Tre in Eurodiffusione, Festival di Reims in Francia, Gasteig di München, St. Moritz Piano Festival, International Schleswig-Holstein Festival di Lubeck, Neckar Festival Heidelberg, RSI di Lugano. In studio e dal vivo ha inciso musiche di Busoni, Clementi, Beethoven, Mendelssohn, Ravel, Chopin, Strawinsky, Liszt e Brahms. Ha suonato per la Radiotelevisione italiana e ha registrato, sempre in diretta, per la Radio della Svizzera Italiana, per Radio Vaticana, per Radio
Eins di Colonia; è stato solista con numerose orchestre nei concerti di Mozart, Beethoven, Rachmaninov, Sostakovic, Brahms (1° e 2°). Partecipa a rassegne di Musica Contemporanea (opere di Castiglioni, Dallapiccola, Sani e Vacchi…) e, nella Grosser Saal della Hochschule di Zuerich, ha eseguito la Seconda Sonata di P.Boulez. Hanno scritto di lui: Kulturradio Berlin: Beethoven, sonata op 106 . Molto musicale, un suono bello e cantabile, ampia tavolozza sonora.
Rheinische Post Beethoven – Sonata Op. 111 Il tema iniziale è diventato esemplare nella misura in cui con energica brillantezza ha saputo prendere accortamente le distanze dal suono estatico e distante dell’arietta del secondo e ultimo movimento. Schaffhauser Nachrichten Rachmaninow – Piano Concerto No. 2 Questo musicista ha saputo con domata
voluttà e con una adeguata arte del pedale tenere alla briglia i suoi cavalli e con mosse perfette condurli lungo il percorso. Il pubblico deve a Simone Gragnani, che si esibisce con la dovuta riservatezza, una interpretazione dell’opera indiscutibilmente elegante. È inutile dire che Gragnani è un virtuoso. Rheinische Post Clementi – Sonate Op. 8 No.2 – Op. 50 No.3 Grazie al fraseggio esemplare e al modo cantabile di formare le linee melodiche l’ascolto è stato un piacere. A tratti ricordava Beethoven, quest’’opera dal carattere profondamente tragico, dall’espressività intensa richiede una interpretazione
vigorosa e piena di sentimento. Gragnani ce l’ha fornita in modo esemplare. Rheinische Post Gragnani ha entusiasmato con una brillante esecuzione di Liszt. Tuonanti ottave e glissando sussurrati hanno estasiato il pubblico, con stupore.
Aarauer Nachrichten Beethoven – Klavierkonzert Nr. 3 Gragnani ha voluto mostrare in Beethoven ben altro che un virtuosismo spumeggiante o esagerato. Leggero come la nebbia ci ha condotti fuori dall’intrecciata cadenza e ha cominciato già da lì ad accennare la semplicità seguente nel secondo movimento, che lui con orgogliosa pacatezza ha introdotto. Con un’esecuzione consapevolmente scorrevole e mai ridondante ha mostrato, quanti pochi anni separino questa musica dal 18esimo secolo. Il virtuosismo di Gragnani rimanda a maggior ragione alla bellezza del testo musicale. Il Verbano Brahms – Phantasien Op. 116, Ravel – Miroirs, Ravel – La Valse. Sorprendente la compresenza di giovinezza e maturità in questo pianista dalle grandissime risorse tecniche e intellettuali Modula la meditazione intimistica con sapienza di toni, colorando il suono di sfumature crepuscolari, in cui i contrasti si attenuano tra delicatezza e malinconia Con il suo tocco sicuro e pieno, talvolta delicatissimo o ricercato, Gragnani esalta il gioco delle metamorfosi e ne estrapola un caleidoscopio di immagini ed emozioni, che la musica evoca e delinea in purezza di contorni. Le mani del pianista creano suoni di magica lucentezza in un
crescendo vorticoso, in un turbinio fantastico che produce l‘effetto della tragica fatalità. L‘esecuzione travolgente ed emozionante di questo pezzo suggella mirabilmente la pienezza della sua ricerca tecnica, sintesi di naturale inclinazione e di strenuo, appassionato studio. La Presse Française Esecuzione magistrale della Sonata di Liszt La sua formazione musicale legata a Antonio Bacchelli e Paolo Bordoni, si conclude presso il Conservatorio Statale “G.Verdi” di Torino e si approfondisce con Homero Francesch nella cui Masterklasse, alla Musikhochschule di Zuerich, consegue il Masterdiplom e il Solistendiplom con il massimo dei voti, lode e menzione. Tiene regolarmente Masters. E’ titolare della cattedra di pianoforte principale presso il Conservatorio Statale “A. Vivaldi” di Alessandria.